sabato 1 giugno 2013

Con Renzo a Milano (2003 - 2013) 

VIAGGIO LETTERARIO

Sulle tracce di Renzo a Milano
Indossare scarpe comode, portare I promessi sposi e una cartina di Milano centro. Dotarsi di immaginazione e fantasia. Per don Lisander questo e altro...
Un antico proverbio cinese recita così: “Se sento dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco”. Ho cercato di mettere in atto questa perla di saggezza, inserendo nella programmazione di II liceo un’uscita didattica a Milano Sulle tracce di Renzo. Nel congedarmi dai miei studenti del biennio mi pongo fra le tante finalità anche quella di consegnare loro buoni ricordi, che possano accompagnarli negli anni successivi.
Provando a trasmettere il mio entusiasmo nei confronti del capolavoro manzoniano, mi attivo con modalità diverse. Nell’attività curricolare oltre a spiegare l’ambientazione storica, la psicologia dei personaggi,  ricorro ad una lettura in classe a più voci del testo. In altri casi, soprattutto per le sezioni più impegnative (descrizioni, pagine “liriche”, digressioni storiche) propongo l’ascolto della lettura eseguita da attori. Affido poi alcune pagine alla lettura personale silenziosa.  Non tralascio inoltre la visione dello sceneggiato RAI di Salvatore Nocita che, essendo ispirato più al “Fermo e Lucia” che a I promessi sposi,  mi offre la possibilità di spiegare  le varianti delle due versioni e il lungo itinerario di lavoro compiuto da Manzoni.  Da ultimo, se la cronaca me ne offre lo spunto, attingo ad episodi o alle riflessioni di don Lisander per commentare ciò succede oggi ed è successo anche, sotto altre forme, nel passato.
L’attività sensoriale e il  coinvolgimento emotivo, come sappiamo, consentono di apprendere meglio e di ricordare più a lungo, pertanto la didattica museale o le visite di istruzione preparate per e con i ragazzi sono una possibile strategia che il docente impiega per conseguire obiettivi come:
-Ricapitolare in una giornata il lavoro svolto in classe durante le ore di italiano relative al capolavoro di Manzoni I promessi sposi.
-Consentire agli studenti di avvicinare l’autore de I promessi sposi attraverso la visita della sua casa milanese e della sua tomba
-Far cogliere agli studenti le stratificazioni architettoniche e la miscellanea di stili che caratterizzano la città di Milano .
Con l’attuale quadro orario è possibile lavorare in modo pluridisciplinare solo con Geografia e Religione; nel precedente ordinamento Brocca, invece, era possibile coinvolgere anche Arte.

I FASE
Tempo: GENNAIO/APRILE
LUOGO: Scuola (aula, laboratorio di informatica); case o biblioteche civiche
Studente
Rilettura dei capitoli in maniera trasversale per seguire gli spostamenti di Renzo
a-    Primo viaggio di Renzo a Milano
b-    Secondo viaggio di Renzo a Milano
Studente
Ricerca di materiale sui luoghi manzoniani di Milano
a-    I luoghi di Alessandro Manzoni(San Babila, Casa di via Morone, San Fedele, CimiteroMonumentale)
b-    Lo spazio milanese visitato da due personaggi: cardinale Federigo Borromeo; suor Virginia De Leyva
Studente
Preparazione di slide (ricerca di immagini della Milano del passato e di oggi)

Docente Geografia
Presentazione dello sviluppo urbanistico di Milano

Docente Italiano / Cittadinanza e Costituzione
Power point Il Lazzaretto: da quinta meraviglia di Milano a quartiere di edilizia speculativa

Docente Religione
L’attività pastorale dei cardinali Carlo e  Federigo Borromeo; il fenomeno della malmonacazione





II FASE
Tempo: APRILE/MAGGIO
LUOGO: MILANO
Il viaggio letterario nella rumorosa Milano odierna è difficile, ma possibile. Gli studenti, che hanno con sé una mappa del centro di Milano e una copia de I promessi sposi, sono invitati a indossare i panni di Renzo, a ripercorrerne i passi, (“Prof, ma quanto ha camminato…, non me ne ero accorto, quando lo leggevamo in classe!”), a rivivere le emozioni da lui provate. Il processo di identificazione è semplice perché la provenienza geografica degli studenti del Liceo Carlo Porta di Erba è vicina a quella di Renzo. Dai loro paesi è ben visibile il Resegone e molti, da autentici montanari , non conoscono Milano.
La docente invita la classe
- a rintracciare sulla mappa di Milano il punto in cui ci si trova
 -a leggere lo spazio geografico che ci circonda o formulando domande o fornendo spiegazioni di carattere storico-architettonico
- a rileggere le indicazioni topografiche presenti nel romanzo
- a rilevare le grandi trasformazioni urbanistiche di Milano, per cogliere le stratificazioni architettoniche e la miscellanea di stili che la metropoli ospita

Il primo viaggio di Renzo occupa buona parte della mattinata; il secondo viaggio si attua nel pomeriggio; i riferimenti alla Milano di Alessandro Manzoni e ai due personaggi storici del romanzo, il cardinale Federigo e la monaca, sono distribuiti nel corso dell’intera giornata, seguendo il miglior criterio logistico possibile.




La partenza del primo itinerario è presso i Bastioni di Porta Venezia ovvero Porta Orientale, il termine è in via Dante da cui si gode un’ottima visione della sede della guarnigione spagnola: il Castello Sforzesco, dove Renzo rischia di essere portato ammanettato



Porta Venezia: piazza Oberdan
Porta Orientale e casuccia dei gabellini
Corso di Porta Venezia: palazzo Saporiti
Convento dei Capuccini
Piazza san Babila
Chiesa di s. Babila dove Alessandro fu battezzato
Corso Vittorio Emanuele
Corsia dei Servi  Forno delle grucce (chiuso nel 1919)
Lapide commemorativa
Duomo

Via Mercanti
Tumulto
Piazza Cordusio
Forno
Via Santa Maria Segreta
Casa del vicario di Provvisione Lapide commemorativa
Via Armorari
Osteria della Luna Piena
Piazza Pio IX
Biblioteca Ambrosiana voluta da Federigo Borromeo
Via del Bocchetto
Luogo di reclusione di suor Virginia De Leyva durante lo svolgimento del processo
Castello Sforzesco



Con il tram si raggiunge il Cimitero Monumentale dove si visita il Famedio e si rende omaggio ad Alessandro Manzoni , il cui sarcofago è posto proprio al centro del capolavoro architettonico di Carlo Maciachini.
Con l’autobus  si arriva fino a  Piazza Principessa Clotilde, per dare inizio al secondo viaggio di Renzo. Riconoscere i luoghi indicati nel romanzo richiede un  maggior sforzo immaginativo perché le stratificazioni urbanistiche hanno lasciato ben poco della Milano del ‘600 che Manzoni aveva ancora, in parte, sotto gli occhi nell’800.




Piazza Principessa Clotilde
Porta Nuova
Corso di Porta Nuova

Incrocio via Moscova
Renzo è scambiato per un untore
Ponte Marcellino- Piazza san Marco

Incrocio delle vie Manzoni, Croce Rossa,  Montenapoleone
Carrobio
Via Verri 10
Casa di Cecilia
Via del Gesù 11
Casa di don Ferrante
Via Morone 1
Visita Casa Manzoni: acquisizioni di particolari della vita privata dello scrittore
Palazzo Marino
Casa natale di Marianna De Leyva






Con la linea 1 della Metopolitana si percorre il tragitto Duomo- Lima.


Imboccando via san Gregorio al civico 5 si prende contatto con ciò che rimane del Lazzaretto: sei finestre, cinque camini e parte del fossato; a metà di via san Gregorio si svolta in via Lecco per arrivare a Largo Paolo Bellintani e visitare la Chiesa di San Carlino, cioè la cappella ottangolare meticolosamente descritta da Manzoni.
Gli studenti hanno la possibilità di percepire e non solo conoscere le dinamiche politico-economiche che hanno distrutto la Quinta meraviglia di Milano e di verificare personalmente l’abbruttimento urbanistico, quando la politica favorisce la speculazione economica a danno di piani territoriali che invece privilegiano i canoni estetici e il benessere della cittadinanza. La scuola è il luogo dove la conoscenza diventa strumento per interpretare la complessità del mondo, così da poterlo migliorare e non manipolare a vantaggio di pochi e a danno della collettività.
Nella Chiesa di San Carlino si conclude il viaggio letterario con la lettura dei passi relativi al commovente ritrovo di Lucia nel Lazzaretto e  il commiato di fra Cristoforo con la consegna del pane del perdono ai due promessi.
Last, but not least : palazzo Luraschi al civico 1 di corso Buenos Aires.
 Il cortile dell’edificio di fine ‘800 è abbellito con alcune colonne del Lazzaretto e sul cornicione si possono ammirare dodici tondi con i busti dei personaggi de I promessi sposi.


III FASE
Tempo: Giorni successivi all’effettuazione dell’uscita didattica
LUOGO: Aula
In aula si riprende l’esperienza vissuta e attraverso un sereno confronto tra docente e studenti si analizzano i punti di forza e di debolezza dell’attività svolta.
“Se il viaggio letterario rimarrà impresso nella vostra memoria vogliatene bene a chi l’ha progettata. Ma se in vece fossimo riusciti ad annoiarvi, credete che non s’è fatto apposta


Morena Maria Cazzaniga
Docente presso il Liceo Statale Carlo Porta di Erba



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