Con Renzo a Milano (2003 - 2013)
VIAGGIO LETTERARIO
Sulle tracce di Renzo a Milano
Indossare scarpe comode, portare I
promessi sposi e una cartina di Milano centro. Dotarsi di immaginazione e
fantasia. Per don Lisander questo e altro...
Un antico proverbio cinese recita così: “Se sento
dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco”. Ho cercato di mettere in atto questa
perla di saggezza, inserendo nella programmazione di II liceo un’uscita
didattica a Milano Sulle tracce di Renzo.
Nel congedarmi dai miei studenti del biennio mi pongo fra le tante finalità
anche quella di consegnare loro buoni ricordi, che possano accompagnarli negli
anni successivi.
Provando a trasmettere il mio entusiasmo nei confronti
del capolavoro manzoniano, mi attivo con modalità diverse. Nell’attività curricolare
oltre a spiegare l’ambientazione storica, la psicologia dei personaggi, ricorro ad una lettura in classe a più voci
del testo. In altri casi, soprattutto per le sezioni più impegnative
(descrizioni, pagine “liriche”, digressioni storiche) propongo l’ascolto della
lettura eseguita da attori. Affido poi alcune pagine alla lettura personale
silenziosa. Non tralascio inoltre la
visione dello sceneggiato RAI di Salvatore Nocita che, essendo ispirato più al
“Fermo e Lucia” che a I promessi sposi, mi offre la possibilità di spiegare le varianti delle due versioni e il lungo
itinerario di lavoro compiuto da Manzoni.
Da ultimo, se la cronaca me ne offre lo spunto, attingo ad episodi o
alle riflessioni di don Lisander per commentare ciò succede oggi ed è successo
anche, sotto altre forme, nel passato.
L’attività sensoriale e il coinvolgimento emotivo, come sappiamo, consentono
di apprendere meglio e di ricordare più a lungo, pertanto la didattica museale
o le visite di istruzione preparate per e con i ragazzi sono una possibile
strategia che il docente impiega per conseguire obiettivi come:
-Ricapitolare in una giornata il lavoro svolto in classe
durante le ore di italiano relative al capolavoro di Manzoni I promessi sposi.
-Consentire agli studenti di avvicinare l’autore de I promessi sposi attraverso la visita
della sua casa milanese e della sua tomba
-Far cogliere agli studenti le stratificazioni
architettoniche e la miscellanea di stili che caratterizzano la città di Milano
.
Con l’attuale quadro orario è possibile lavorare in modo
pluridisciplinare solo con Geografia e Religione; nel precedente ordinamento
Brocca, invece, era possibile coinvolgere anche Arte.
I FASE
Tempo: GENNAIO/APRILE
LUOGO: Scuola (aula, laboratorio di informatica); case o
biblioteche civiche
Studente
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Rilettura dei capitoli in maniera
trasversale per seguire gli spostamenti di Renzo
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a-
Primo viaggio
di Renzo a Milano
b-
Secondo
viaggio di Renzo a Milano
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Studente
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Ricerca di materiale sui luoghi
manzoniani di Milano
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a-
I luoghi di
Alessandro Manzoni(San Babila, Casa di via Morone, San Fedele, CimiteroMonumentale)
b-
Lo spazio
milanese visitato da due personaggi: cardinale Federigo Borromeo; suor
Virginia De Leyva
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Studente
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Preparazione di slide (ricerca di
immagini della Milano del passato e di oggi)
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Docente Geografia
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Presentazione dello sviluppo
urbanistico di Milano
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Docente Italiano / Cittadinanza e
Costituzione
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Power point Il Lazzaretto: da
quinta meraviglia di Milano a quartiere di edilizia speculativa
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Docente Religione
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L’attività pastorale dei cardinali
Carlo e Federigo Borromeo; il fenomeno
della malmonacazione
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II FASE
Tempo: APRILE/MAGGIO
LUOGO: MILANO
Il viaggio letterario nella rumorosa Milano odierna è
difficile, ma possibile. Gli studenti, che hanno con sé una mappa del centro di
Milano e una copia de I promessi sposi, sono invitati a indossare i panni di
Renzo, a ripercorrerne i passi, (“Prof, ma quanto ha camminato…, non me ne ero
accorto, quando lo leggevamo in classe!”), a rivivere le emozioni da lui
provate. Il processo di identificazione è semplice perché la provenienza
geografica degli studenti del Liceo Carlo Porta di Erba è vicina a quella di
Renzo. Dai loro paesi è ben visibile il Resegone e molti, da autentici montanari , non conoscono Milano.
La docente invita la classe
- a rintracciare sulla mappa di Milano il punto in cui ci
si trova
-a leggere lo
spazio geografico che ci circonda o formulando domande o fornendo spiegazioni
di carattere storico-architettonico
- a rileggere le indicazioni topografiche presenti nel romanzo
- a rilevare le grandi
trasformazioni urbanistiche di Milano, per cogliere le stratificazioni
architettoniche e la miscellanea di stili che la metropoli ospita
Il primo viaggio di Renzo
occupa buona parte della mattinata; il secondo viaggio si attua nel pomeriggio;
i riferimenti alla Milano di Alessandro Manzoni e ai due personaggi storici del
romanzo, il cardinale Federigo e la monaca, sono distribuiti nel corso
dell’intera giornata, seguendo il miglior criterio logistico possibile.
La partenza del primo itinerario è presso i Bastioni di Porta Venezia ovvero Porta Orientale, il termine è in via Dante da cui si gode un’ottima visione della sede della guarnigione spagnola: il Castello Sforzesco, dove Renzo rischia di essere portato ammanettato
Porta Venezia: piazza Oberdan
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Porta
Orientale e casuccia dei gabellini
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Corso di Porta Venezia: palazzo
Saporiti
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Convento
dei Capuccini
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Piazza san Babila
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Chiesa di s. Babila dove Alessandro fu battezzato
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Corso
Vittorio Emanuele
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Corsia
dei Servi Forno delle grucce (chiuso
nel 1919)
Lapide
commemorativa
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Duomo
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Via
Mercanti
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Tumulto
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Piazza
Cordusio
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Forno
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Via
Santa Maria Segreta
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Casa
del vicario di Provvisione Lapide commemorativa
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Via
Armorari
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Osteria
della Luna Piena
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Piazza Pio IX
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Biblioteca Ambrosiana voluta da Federigo Borromeo
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Via del Bocchetto
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Luogo di reclusione di suor Virginia De Leyva durante lo
svolgimento del processo
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Castello
Sforzesco
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Con
il tram si raggiunge il Cimitero Monumentale dove si visita il Famedio e
si rende omaggio ad Alessandro Manzoni , il cui sarcofago è posto proprio al
centro del capolavoro architettonico di Carlo Maciachini.
Con
l’autobus si arriva fino a Piazza Principessa Clotilde, per dare inizio
al secondo viaggio di Renzo. Riconoscere i luoghi indicati nel romanzo richiede
un maggior sforzo immaginativo perché le
stratificazioni urbanistiche hanno lasciato ben poco della Milano del ‘600 che
Manzoni aveva ancora, in parte, sotto gli occhi nell’800.
Piazza Principessa Clotilde
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Porta Nuova
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Corso di Porta Nuova
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Incrocio via Moscova
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Renzo è scambiato per un untore
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Ponte Marcellino- Piazza san Marco
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Incrocio delle vie Manzoni, Croce
Rossa, Montenapoleone
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Carrobio
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Via Verri 10
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Casa di Cecilia
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Via del Gesù 11
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Casa di don Ferrante
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Via Morone 1
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Visita Casa
Manzoni: acquisizioni di particolari della vita privata dello scrittore
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Palazzo Marino
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Casa natale di
Marianna De Leyva
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Con la linea 1 della
Metopolitana si percorre il tragitto Duomo- Lima.
Imboccando via san
Gregorio al civico 5 si prende contatto con ciò che rimane del Lazzaretto: sei
finestre, cinque camini e parte del fossato; a metà di via san Gregorio si
svolta in via Lecco per arrivare a Largo Paolo Bellintani e visitare la Chiesa
di San Carlino, cioè la cappella
ottangolare meticolosamente descritta da Manzoni.
Gli studenti hanno la
possibilità di percepire e non solo conoscere le dinamiche politico-economiche
che hanno distrutto la Quinta meraviglia di Milano e di verificare
personalmente l’abbruttimento urbanistico, quando la politica favorisce la
speculazione economica a danno di piani territoriali che invece privilegiano i
canoni estetici e il benessere della cittadinanza. La scuola è il luogo dove la
conoscenza diventa strumento per interpretare la complessità del mondo, così da
poterlo migliorare e non manipolare a vantaggio di pochi e a danno della
collettività.
Nella Chiesa di San Carlino si conclude il viaggio
letterario con la lettura dei passi relativi al commovente ritrovo di Lucia nel
Lazzaretto e il commiato di fra
Cristoforo con la consegna del pane del perdono ai due promessi.
Last,
but not least : palazzo Luraschi al civico 1 di corso
Buenos Aires.
Il cortile dell’edificio
di fine ‘800 è abbellito con alcune colonne del Lazzaretto e sul cornicione si
possono ammirare dodici tondi con i busti dei personaggi de I promessi sposi.
III FASE
Tempo: Giorni successivi all’effettuazione dell’uscita
didattica
LUOGO: Aula
In aula si riprende l’esperienza vissuta e attraverso un
sereno confronto tra docente e studenti si analizzano i punti di forza e di
debolezza dell’attività svolta.
“Se il viaggio letterario rimarrà impresso nella vostra
memoria vogliatene bene a chi l’ha
progettata. Ma se in vece fossimo
riusciti ad annoiarvi, credete che non s’è fatto apposta”
Morena Maria Cazzaniga
Docente presso il Liceo Statale Carlo Porta di Erba
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